Introduzione
Gli open space aziendali favoriscono collaborazione e scambio di idee, ma il rumore negli open space può rapidamente diventare il nemico numero uno della produttività. Telefoni che squillano, conversazioni incrociate e rumori di fondo creano un frastuono continuo che distrae il tuo team e aumenta lo stress. La problematica del rumore negli open space è quindi fondamentale da affrontare per ottimizzare l’ambiente lavorativo e garantire il benessere dei dipendenti.
Come imprenditore attento sia al benessere dei dipendenti che all’immagine dei tuoi uffici, ti starai chiedendo se esistono soluzioni acustiche efficaci senza compromettere il design elegante degli spazi.
La buona notizia è che oggi si può fare: esistono interventi mirati che abbattono i rumori ma si integrano perfettamente nell’estetica dell’ambiente.
Inoltre, l’attenzione al rumore negli open space non solo migliora la produttività ma crea anche un’atmosfera più serena e collaborativa tra i membri del team.
Panorama & contesto: perché intervenire adesso
Le ricerche del Gensler Research Institute mostrano che i workplace ad alte prestazioni offrono varietà di spazi, controllo del rumore e privacy acustica: proprio questa combinazione aiuta a gestire i rumori negli open space. Il Global Workplace Survey 2024 evidenzia che la qualità dell’esperienza in ufficio sale quando l’ambiente supporta attività diverse e riduce le distrazioni sonore (gensler.com).
Le soluzioni per il rumore negli open space possono variare, ma tutte mirano a creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo.
Gli standard forniscono obiettivi chiari: WELL indica per gli open office un tempo di riverbero (RT60) intorno a 0,5 s, soglia utile per contenere eco e intelligibilità indesiderata del parlato. La ISO 22955 guida la progettazione di open space indicando parametri come decadimento spaziale del suono e distanza di distrazione (standard.wellcertified.com – iso.org).
È importante considerare che il rumore negli open space può influenzare negativamente il morale dei dipendenti, portando a un aumento del turnover e a una diminuzione della soddisfazione lavorativa.
Affrontare il tema acustico è una necessità e un’opportunità: ridurre i rumori negli open space valorizza i tuoi ambienti di lavoro. Uffici progettati anche dal punto di vista sonoro diventano un biglietto da visita della cultura aziendale, trasmettendo professionalità e cura per chi li vive. Esistono soluzioni innovative che coniugano funzionalità ed estetica.
In questo contesto, l’implementazione di misure efficaci per il rumore negli open space diventa cruciale per ottimizzare le dinamiche lavorative.
Di seguito, esploriamo in dettaglio 7 soluzioni acustiche per trasformare un open space rumoroso in un ufficio silenzioso e confortevole.
1. Pannelli fonoassorbenti a parete

Definizione e caratteristiche: i pannelli fonoassorbenti da parete sono tra le soluzioni più diffuse e versatili per migliorare l’acustica e controllare il rumore negli open space. Si tratta di pannelli realizzati in materiali porosi o fibrosi (lana minerale, schiume melamminiche, fibra di legno, tessuto tecnico, etc.) che vengono fissati alle pareti verticali. La loro funzione è “catturare” le onde sonore, specialmente le frequenze medio-alte, evitando che rimbalzino creando riverbero.
Oggi questi pannelli sono disponibili in un’ampia gamma di design, forme e colori. Puoi scegliere pannelli piatti rivestiti in tessuto colorato, pannelli stampati con immagini o logo aziendale, oppure elementi tridimensionali decorativi.
Benefici della riduzione del rumore negli open space per imprenditori e dipendenti:
- Riduzione del riverbero: i pannelli a parete assorbono fino al 70-90% del suono incidente, eliminando l’eco e rendendo l’ambiente più silenzioso e confortevole (insulationinstitute.org).
- Design integrato: grazie alla varietà di finiture disponibili, questi elementi si integrano nel design esistente e aiutano a controllare il rumore negli open space senza “effetto sala registrazione”.
- Facilità di installazione: l’applicazione a parete è relativamente semplice e rapida, spesso fattibile in poche ore senza interrompere le attività ufficio.
Ricorda che la presenza di rumore negli open space può influenzare la salute mentale e fisica dei dipendenti, rendendo cruciale la gestione dell’acustica.
Esempio reale: negli uffici SoftJam S.p.A. a Milano, Mastruzzi ha fornito pareti vetrate monolitiche e un set coordinato di arredi e superfici che include moquette tecnica per controllo acustico nelle tre aree open space e nelle sale meeting (mastruzzi.it).
Consigli pratici: concentrati sulle superfici dure libere. Scegli pannelli certificati per assorbimento e distribuiscili in modo omogeneo.
2. Controsoffitti acustici e pannelli sospesi a soffitto

Definizione e caratteristiche: quando l’ambiente è ampio o con soffitti alti, il controsoffitto acustico è tra le soluzioni più efficaci per contenere il rumore negli open space. È composto da pannelli fonoassorbenti modulari inseriti in una griglia sospesa al soffitto.
Alternativamente, per controllare il rumore negli open space, se non si vuole o può coprire l’intero soffitto, si possono sospendere elementi singoli detti baffles o “nuvole acustiche”: pannelli fonoassorbenti appesi in orizzontale o verticale dal soffitto, spesso con forme creative (ondulate, cilindriche, rettangolari in vari colori). Questi elementi catturano il suono che si propaga verso l’alto, riducendo il riverbero generale nella stanza.
Quando le aziende investono nella riduzione del rumore negli open space, notano un miglioramento significativo nella produttività e nella morale dei dipendenti.
In sintesi, gestire il rumore negli open space è un passo fondamentale per migliorare l’esperienza lavorativa e il benessere aziendale.
Benefici per imprenditori e dipendenti:
- Ambiente più quieto ovunque: intervenire sul soffitto consente un trattamento acustico omogeneo su tutto lo spazio. Un controsoffitto acustico ben progettato assorbe il brusio su larga scala, ideale per uffici open molto ampi.
- Estetica uniforme: pannelli e baffle a soffitto possono essere scelti in base allo stile dell’ufficio. Esistono controsoffitti minimal bianchi praticamente indistinguibili da un normale soffitto oppure soluzioni decorative visibili.
- Comfort senza ingombro: agendo in alto, queste soluzioni non rubano spazio calpestabile né interferiscono con l’arredamento
Esempio reale: nel call center Numero Blu (Roma), l’inserimento di pannelli fonoassorbenti a soffitto ha ridotto il riverbero, migliorando la qualità sonora e l’operatività del team (mastruzzi.it).
Consigli pratici: valuta l’altezza disponibile. In uffici con soffitti molto alti (es. loft industriali) i pannelli sospesi possono essere calati più in basso per intercettare meglio il suono, creando anche un senso di maggiore intimità visiva.
3. Pareti divisorie vetrate e pannelli fonoassorbenti tra le postazioni

Definizione e caratteristiche: non tutto il rumore negli open space si combatte assorbendolo; a volte è utile anche bloccare o deviare il suono prima che si propaghi. Un esempio sono le pareti vetrate: pannelli in vetro temperato (spesso a tutta altezza fino al soffitto) che creano uffici o sale riunioni trasparenti. Queste pareti, se accoppiate o stratificate con pellicole acustiche, isolano acusticamente quasi come un muro ma lasciano passare luce.
Un’altra opzione, adatta per dividere postazioni di lavoro vicine, sono i pannelli divisori fonoassorbenti da scrivania o a mezza altezza: pannelli rivestiti in tessuto o materiale fonoassorbente che si posizionano tra una scrivania e l’altra.
Benefici per imprenditori e dipendenti:
- Privacy e concentrazione: le pareti divisorie acustiche abbattono il rumore diretto tra diverse zone. Ciò consente a ciascuno di concentrarsi meglio sul proprio lavoro senza essere interrotto continuamente dai suoni altrui.
- Collaborazione controllata: suddividere lo spazio con elementi trasparenti crea zone dedicate (aree meeting, zone relax, focus room) dove certi lavori si possono fare senza impattare sul resto dell’ufficio.
- Eleganza e luminosità: le pareti in vetro aggiungono un tocco contemporaneo e di classe.
Esempio reale: Mastruzzi ha progettato per Almaviva a Bruxelles un open space con divisori fonoassorbenti dotati di sopraluce in vetro e sale riunioni con pareti vetrate a tutta altezza.(mastruzzi.it)
Consigli pratici: prima di installare pareti o pannelli divisori, bisogna considerare: le zone che beneficiano di più della separazione (es. aree silenzio vs aree social), l’altezza ottimale dei pannelli (basta mezza altezza per sedute o serve chiudere fino al soffitto?), e il coordinamento estetico con pavimenti e soffitti esistenti.
4. Arredi fonoassorbenti e soluzioni integrate nel design

Definizione e caratteristiche: anche i mobili e complementi d’arredo possono contribuire a rendere l’ufficio più silenzioso. Ad esempio, esistono lampade a sospensione fonoassorbenti, realizzate in feltro o altri materiali che assorbono i suoni mentre illuminano; oppure librerie e scaffalature con pannelli fonoassorbenti sul retro, in grado di separare due ambienti attenuando il rumore; perfino sedute con schienali alti imbottiti che, poste a coppia, creano una mini area riunione isolata dai rumori circostanti.
Un’altra soluzione integrata e particolarmente efficace nel controllo del rumore negli open space è la parete verde fonoassorbente: pannelli vegetali che decorano l’ufficio con il verde e contemporaneamente assorbono parte del suono.
Benefici per imprenditori e dipendenti:
- Multifunzionalità: installando pannelli divisori attrezzati come lavagne o scaffali, non solo si migliora l’acustica ma si aggiunge una funzione utile allo spazio.
- Comfort diffuso senza interventi invasivi: elementi come tappeti fonoassorbenti, tende spesse, poltrone imbottite e lampade in feltro possono essere inseriti nell’ufficio esistente senza opere murarie.
- Design e benessere uniti: utilizzare materiali tessili, imbottiti e vegetali negli arredi contribuisce anche al benessere visivo e tattile. Un ufficio con tappeti, tende eleganti, divanetti e pannelli verdi risulta più caldo e umano.
Esempio reale: Mastruzzi ha progettato per Ambrogio Moro S.p.A. (Meda) arredi su misura con attenzione alla fonoassorbenza per elevare il comfort degli ambienti di lavoro (mastruzzi.it)
Consigli pratici: Aumenta la superficie “morbida” vicino alle sorgenti di disturbo e nelle lounge. Prediligi rivestimenti tecnici e imbottiti con schede acustiche chiare.
5. Cabine acustiche (phone booth) per chiamate e focus work

Non trascurare l’importanza di affrontare il rumore negli open space se desideri avere un ambiente di lavoro ottimale. In alcuni casi, se non si può eliminarlo può convenire confinarlo, è il caso delle phone boot.
Definizione e caratteristiche: una soluzione sempre più popolare negli uffici moderni è l’installazione di cabine acustiche autonome, conosciute anche come phone booth da ufficio.
Queste cabine vengono posizionate nell’open space come elementi di arredo: dall’esterno hanno un design pulito e moderno (vetro frontale, pannelli colorati o finiture in legno), all’interno offrono uno spazio per una persona (o in versioni più grandi, 2-4 persone) dove si può parlare al telefono, fare videoconferenze o concentrarsi su un’attività senza essere disturbati dal rumore esterno.
Benefici per imprenditori e dipendenti:
- Focus e privacy: per i dipendenti, la possibilità di infilarsi in una cabina per rispondere a una chiamata urgente o per 30 minuti di lavoro concentrato è una manna. Si riducono le interruzioni e lo stress da mancanza di privacy.
- Zero lavori edili: le cabine acustiche sono soluzioni plug-and-play. Arrivano prefabbricate e si installano in poche ore, senza opere murarie né permessi, permettendo di intervenire sul rumore negli open space anche in uffici già arredati.
- Design high-tech: Design high-tech: molti modelli hanno forme eleganti, personalizzazioni di colore, vetri panoramici e dettagli curati. Possono diventare un elemento caratterizzante e contribuire a mitigare il rumore negli open space. Inoltre offrono comfort interno: illuminazione a LED, ventilazione silenziosa, prese di corrente e USB, talvolta schermi o lavagnette.
Esempio reale: in Replica Sistemi (Mantova) sono state previste Acoustic Room autoportanti per garantire concentrazione e micro-riunioni dentro uno spazio polivalente (mastruzzi.it)
Consigli pratici. Distribuisci le cabine lungo i percorsi ma non a ridosso delle postazioni. Pianifica prese elettriche e manutenzione dei filtri.
6. Materiali tessili: tappeti, moquette e tende fonoassorbenti

Definizione e caratteristiche: spesso il nemico del comfort acustico è la nudità degli ambienti. La soluzione? “Ammorbidire” lo spazio con materiali tessili che assorbono suono.
Introducendo moquette o tappeti nelle zone di passaggio, si riduce il rumore negli open space dovuto al calpestio e al riverbero generale.
Oppure tende fonoassorbenti, ovvero tende realizzate in tessuti speciali molto spessi e densi capaci di diminuire l’eco e attutire i rumori provenienti dall’esterno o da altre zone.
Benefici per imprenditori e dipendenti:
- Riduzione del rumore ambientale a 360°: coprire superfici estese come pavimenti e vetrate con materiali assorbenti attacca il problema alla radice.
- Aumento del comfort termico e visivo: tappeti e tende migliorano anche l’isolamento termico (pavimento meno freddo, meno dispersione da vetrate) e permettono di regolare la luce naturale evitando riflessi fastidiosi sui monitor.
- Estetica accogliente:tessuti e tappeti rendono l’ufficio più caldo e accogliente, quasi domestico, e al tempo stesso aiutano ad assorbire il rumore negli open space.
Esempio reale: nel progetto Replica Sistemi sono stati sostituiti i tendaggi con tessuti a prestazione acustica e inserite soluzioni morbide per attenuare riflessioni e rumori di calpestio (mastruzzi.it).
Consigli pratici. Usa quadrotte di moquette facilmente sostituibili. In prossimità delle facciate vetrate prevedi tende a tutta altezza con grammatura adeguata.
7. Sistemi di sound masking (rumore di fondo controllato)
Definizione e caratteristiche: può sembrare controintuitivo, ma a volte per ridurre la percezione del rumore…si aggiunge rumore! Stiamo parlando del sound masking, una tecnica usata in molti ambienti open space e uffici moderni.
Un sistema di sound masking diffonde attraverso altoparlanti un rumore di fondo calibrato, simile a un leggero soffio o fruscio costante. Questo suono “maschera” le conversazioni e i rumori improvvisi, rendendoli meno comprensibili e quindi meno disturbanti.
Benefici per imprenditori e dipendenti:
- Migliora la privacy delle conversazioni: con un leggero rumore di fondo artificiale, le conversazioni diventano meno comprensibili a distanza. Questo è ottimo per la riservatezza (es. in uffici finanziari o legali dove non si vuole che tutti ascoltino tutto) e fa sì che in open space affollati ciascuno non venga distratto dalle telefonate altrui.
- Nessun impatto visivo: a differenza di pannelli e tende, il sound masking è invisibile. I diffusori acustici possono essere nascosti nel controsoffitto o camuffati come normali casse audio, quindi l’estetica dell’ufficio rimane esattamente com’è.
- Flessibilità e controllo: questi sistemi permettono di adattare il suono di fondo alle diverse fasce orarie e aree. Ad esempio, si può programmare un volume leggermente più alto nelle ore di punta quando l’ufficio è pieno e rumoroso, e abbassarlo nel tardo pomeriggio. Oppure intensificare il masking in zone open vicino a dove lavorano team che fanno molte call.
Esempio reale. In progetti corporate internazionali l’adozione di masking nei desk-area più densi ha migliorato privacy e continuità del lavoro, soprattutto nelle ore di picco delle call, in combinazione con pannelli e divisori.
I riferimenti in letteratura tecnica sul masking a lungo termine confermano l’efficacia quando dimensionato in modo professionale (sciencedirect.com).
Trend e innovazioni 2024–2025 nelle soluzioni acustiche
Il mondo del workplace design è in fermento e l’acustica è uno dei campi dove si vedono più innovazioni recenti.
Ecco alcuni trend emergenti e novità da tenere d’occhio se vuoi un ufficio all’avanguardia anche sul fronte sonoro:
- Soluzioni acustiche integrate e di design: come abbiamo visto, la tendenza è integrare l’acustica nell’estetica per gestire il rumore negli open space senza rinunciare a luce e trasparenza. Designer e architetti creano elementi fonoassorbenti che sono vere opere decorative: dai pannelli artistici personalizzati alle sculture acustiche sospese.
- Materiali eco-sostenibili e naturali: la sostenibilità abbraccia anche i materiali fonoassorbenti. Stanno prendendo piede pannelli in PET riciclato (ottenuto dalle bottiglie di plastica), feltri ecologici, fibre di canapa o kenaf, e pannelli in legno microforato (belle superfici in vero legno con microfori quasi invisibili che assorbono il suono). Ci sono anche piastrelle acustiche fatte di scarti tessili pressati o lana di pecora.
- Tecnologia e smart office: in alcuni uffici avanzati compaiono sensori di rumore collegati al sistema di building management: monitorano in tempo reale i decibel nelle varie zone e possono attivare avvisi o regolazioni (ad esempio aumentare automaticamente il sound masking quando il rumore supera una soglia, o avvisare tramite app se una sala riunioni open è troppo rumorosa). Inoltre le cabine acustiche più moderne sono dotate di sensori di CO2, ventilazione automatica, e alcune integrano sistemi multimediali per videoconferenze di alta qualità.
- Soundscaping e ambienti immersivi: un trend affascinante è quello del soundscaping, ovvero progettare il paesaggio sonoro dell’ufficio. Invece di puntare solo al silenzio, alcune aziende scelgono di aggiungere colonne sonore ambientali: ad esempio suoni della natura come acqua che scorre o cinguettii nelle aree relax per rilassare la mente, oppure sottofondi sonori differenziati per zone (un leggero jazz strumentale nell’area caffè, silenzio assoluto nelle quiet zone). L’idea è usare il suono come elemento di design esperienziale.
- Norme e certificazioni orientate al comfort acustico: sul fronte normativo, cresce l’attenzione al tema. Standard internazionali volontari come il WELL Building Standard includono requisiti precisi di comfort acustico (es. livelli massimi di rumore di fondo, isolamento tra sale, tempi di riverbero consigliati <0,6 sec in open space, ecc.). Anche in Italia si inizia a parlare di linee guida specifiche per l’acustica negli uffici: la norma UNI 11532 fornisce indicazioni su come progettare acusticamente gli ambienti di lavoro, e rispettarla potrebbe diventare un segno distintivo di qualità.
In sintesi, le innovazioni vanno tutte verso uffici più human-centered: acustica, luce, ergonomia e estetica che convergono per creare spazi dove le persone stanno bene e rendono al meglio.
Restare aggiornati su questi trend significa poter offrire un ambiente di lavoro all’altezza delle aspettative 2024-2025. E la bellezza è che migliorare l’acustica oggi non vuol dire più riempire l’ufficio di pannelli grigi, ma sperimentare soluzioni creative, sostenibili e tecnologiche che aggiungono valore anche visuale.
Case study Mastruzzi — Almaviva, Bruxelles: trasparenza e comfort
Per la nuova sede Almaviva a Bruxelles, Mastruzzi ha realizzato un open space luminoso con divisori fonoassorbenti tra le postazioni e pareti vetrate per sale riunioni e corridoi. Il layout separa in modo netto aree operative, meeting e break, garantendo continuità visiva e controllo del rumore.
Il risultato? Postazioni più concentrate, sale realmente riservate, percorsi fluidi coerenti con l’identità del brand. Un esempio di integrazione tra partizioni vetrate e fonoassorbenza (mastruzzi.it)
In sintesi: 3 punti chiave da ricordare
- Il rumore incide su produttività e benessere. Un open space eccessivamente rumoroso riduce la concentrazione fino al 66% e stressa il personale. Intervenire sull’acustica migliora focus, efficienza e comfort, aumentando la soddisfazione dei dipendenti.
- Soluzioni acustiche senza rinunce estetiche. Dalla fonoassorbenza decorativa (pannelli, arredi, pareti vetrate) ai sistemi tecnologici invisibili (sound masking), oggi esistono molte soluzioni efficaci che si integrano nel design aziendale. È possibile avere uffici silenziosi e di grande impatto visivo.
- Approccio su misura e professionale. Ogni ufficio ha esigenze diverse: meglio combinare più soluzioni in modo mirato (assorbire, isolare, mascherare) per ottenere il risultato ottimale. Affidarsi a professionisti garantisce una progettazione acustica ad hoc e un’installazione a regola d’arte, con interventi rapidi e personalizzati. Il momento giusto per agire è adesso: ne guadagnano il clima aziendale e la produttività.
Conclusione
Investire nel comfort acustico migliora produttività, benessere e percezione del brand. Il rumore negli open space è spesso la principale causa di distrazioni e stress: con interventi mirati puoi ottenere trasparenza, luce e riservatezza nello stesso spazio.
Contattaci per un progetto di partizioni vetrate e soluzioni di acustica e fonoassorbenza su misura, dalla diagnosi acustica alla posa.




